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Dietro la chiesa c’è la splendida Cappella d’Oro, denominata Grotta d’Oro, in cui pregarono vari pontefici, tra cui papa Pio IX e Giovanni Paolo II, detta così perché ha la volta a botte costituita da cassettoni di legno intagliati e dorati.
Via Annunziata, 21-23-23/A

Sul fianco destro della basilica, verso il transetto, vi è l’accesso al monumentale campanile dei secc. XII e XIII. Gravemente danneggiato durante l’ultima guerra, come tutta la zona di Piazza Cavallo, il campanile del Duomo, reastaurato, rimane uno degli elementi imprescindibili del panorama gaetano.
Via del Duomo – Tel. 0771 462255

Via San Giovanni Bosco – Tel. 0771/460037

A sinistra della chiesa vi è la discesa alla fenditura della Grotta del Turco, alla quale si arriva attraverso una scalinata di circa 300 gradini che conducono sino al livello del mare; qui, soprattutto quando la giornata è soleggiata, si possono godere gli splendidi riflessi verdi e turchesi dell’acqua. Guardando verso l’alto poi si può ammirare la spettacolarità dell’intera grotta, molto apprezzata anche dai patiti di free climbing, che talvolta si intravedono sulle ripide pareti.
Via della Trinità – Tel. 0771/462068 Fax 0771/465325

La piccola chiesa di S. Giovanni a Mare è una delle più caratteristiche della Gaeta medievale per le diverse influenze architettoniche che vi si fondono. L’altare è ricavato da un sarcofago, le otto colonne che dividono le navate hanno capitelli di vario stile. Di particolare interesse è la cupola di arte bizantina.
Via Bausan

La chiesa ha una forma ottagonale con ingresso da uno dei lati su cui insiste la cantoria. L’altare maggiore del sec. XVII è di pregevole fattura ed è opera dello scultore napoletano Dionisio Lazzari. Fino a non molti anni fa su di esso era incastonata l’icona della Madonna della Sorresca, ora custodita nello Stabilimento dell’Annunziata, che ne amministra i beni. Il piccolo edificio sorse per suffragio popolare in onore della Vergine nel luogo in cui, nel ‘500, vi era un magazzino della famiglia Albito di Gaeta, nel quale si custodiva un quadro della Madonna ritenuto miracoloso. In questo deposito, prima della vendita, veniva conservato in barili di legno la “sorra”, ossia la pancia del tonno salata. Da qui la denominazione di “Madonna della Sorresca”, anticamente festeggiata il 16 aprile di ogni anno. Attualmente la chiesa è chiusa al culto, anche se viene aperta periodicamente per manifestazioni culturali.
Piazza Traniello

La prima idea di un Museo Diocesano risale al 1903, in occasione della posa della prima pietra per la costruzione della nuova facciata della Cattedrale, dedicata all’Assunta e a S. Erasmo. Questa idea tendeva a raccogliere reperti dell’età classica e del periodo medievale salvati sia nell’area urbana che nel vicino territorio. Negli anni successivi fu iniziata un’altra raccolta, che comprendeva anche dipinti, nella navata superstite del duomo duecentesco. I reperti depositati rappresentavano un consistente nucleo per l’inizio di una vera e propria pinacoteca e di un piccolo museo archeologico. Negli anni Cinquanta dello scorso secolo il progetto andò a conclusione con il Museo Diocesano, inaugurato sul pronao della Cattedrale il 4 novembre 1956. Dal 1998 sono iniziati i lavori di recupero e di ristrutturazione del palazzo De Vio per adibirlo a Museo Diocesano e della religiosità del Parco dei monti Aurunci.
Piazza Cardinale Tommaso de Vio – Tel. 0771/462255 – 0771/4530233-4

L’ala aragonese fino al termine della II Guerra Mondiale è stata sede di un Battaglione Allievi Carabinieri, oggi invece ospita la Scuola Nautica della Guardia di Finanza.

A chi ama invece ammirare le bellezze naturalistiche e andare alla scoperta di testimonianze storiche ed archeologiche, possiamo consigliare tre diversi percorsi.
Il mausoleo fu eretto sul Monte Orlando per raccogliere le spoglie di Lucio Munazio Planco, un generale di Cesare, governatore della Gallia, fondatore di Lione e Basilea. Il mausoleo ha una circonferenza di 92,70 m., è interamente rivestito di travertino e culmina in una cornice merlata.
Il mausoleo, dunque, è un monumento funerario cilindrico, alto 13.20 m e diametro di 29.50 m ed è coronato da un fregio con emblemi guerreschi.


Dal 2006 è ubicata nello storico Palazzo San Giacomo, costruito nel sedicesimo secolo dalla famiglia fiorentina Spina, nelle adiacenze del castello Angioino e con una splendida vista sul mare.
Oggi è uno spazio espositivo di grande prestigio nel quale si possono ammirare sale intere con opere di Maestri del Novecento quali Hans Hartung, Alberto Magnelli e Ladislas Kijno, Ennio Calabria, Carlo Montarsolo, Mario Persico, Andrea Sparaco, Gabriele Cena, Giancarlo Isola, unitamente ad una cospicua e preziosa collezione di artisti nazionali e ad una folta raccolta di opere di quelli locali.
Via De Lieto, 2 Tel. 0771/464293 – 0771/466346
www.pinacotecagiovannidagaeta.it
Via Annunziata 7/21 – Tel. 0771/460090
Via Annunziata, 7 – Tel: 0771/460090 – 0771/464293