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CHIESA S.S. ANNUNZIATA
ss-annunziata-gaetaOriginariamente di stile gotico, la chiesa si presenta attualmente come un magnifico esempio di architettura barocca. Ristrutturata nel 1621, a trecento anni dalla fondazione, presenta una facciata a doppio ordine con elegante paramento costituito da due organismi sovrapposti comprendenti nicchie e lesene. In alto un campanile a vela con orologio maiolicato di Matteo De Vivo. La chiesa è parte integrante dell’antica Opera Pia istituita dai cittadini di Gaeta nel 1320-21, fu restaurata più volte nel ‘500 a seguito della costruzione della cinta fortificata di Carlo V. Arricchita di pregevoli opere d’arte, ottenne da sovrani e cittadini, generose donazioni e lasciti testamentari che le permisero di vivere nell’opulenza e nello splendore.

Dietro la chiesa c’è la splendida Cappella d’Oro, denominata Grotta d’Oro, in cui pregarono vari pontefici, tra cui papa Pio IX e Giovanni Paolo II, detta così perché ha la volta a botte costituita da cassettoni di legno intagliati e dorati.

Via Annunziata, 21-23-23/A

DUOMO DI S. ERASMO
duomoL’interno della chiesa si presenta a tre navate con cappelle laterali e con transetto, presbiterio e abside fortemente rialzati. L’assetto attuale è il risultato della ricostruzione settecentesca voluta da Ferdinando IV di Borbone. Il suo aspetto è rispondente al gusto neoclassico del tempo. Sotto il presbiterio vi è la cripta ampliata sul finire del sec. XVI e ornata nel Seicento, di marmi policromi, affreschi e arredi sacri.

Sul fianco destro della basilica, verso il transetto, vi è l’accesso al monumentale campanile dei secc. XII e XIII. Gravemente danneggiato durante l’ultima guerra, come tutta la zona di Piazza Cavallo, il campanile del Duomo, reastaurato, rimane uno degli elementi imprescindibili del panorama gaetano.

Via del Duomo – Tel. 0771 462255

CHIESA S. FRANCESCO
s-francescoIl convento è stato fondato dallo stesso S. Francesco nel 1222. Fu generosamente sostenuto dal Re Carlo II d’Angiò, il quale era molto legato all’ordine francescano. La grande chiesa gotica fu terminata nel corso dal XIV sec.: aveva una grande navata coperta da sei campate coperte da volte e due navate laterali più basse, ed era conclusa da un presbiterio quadrato. Sede di cappelle e di sepolture delle famiglie nobili, cadde in rovina con l’invasione napoleonica. Il restauro (1854-1858) iniziò su disegno dell’architetto G. Guarinelli e andò avanti rapidamente sotto il diretto patrocinio reale e con il concorso tra i medesimi artisti che avevano lavorato in S. Francesco di Paola a Napoli. Con l’assedio del 1860-1861 subì lievi danni e venne affidata nel 1927 ai salesiani che vi hanno tenuto una propria comunità fino a pochi anni or sono. Durante la II guerra mondiale fu nuovamente danneggiata, e restaurata tra il 1951 e il 1952. La chiesa è rimasta aperta anche dopo la rinuncia dei salesiani, grazie a un gruppo di volontari.

Via San Giovanni Bosco – Tel. 0771/460037

SANTUARIO DELLA MONTAGNA SPACCATA O S.S.TRINITÀ E LA GROTTA DEL TURCO
montagna-spaccataIl Santuario è stato edificato dai monaci benedettini nel l’XI secolo, sorge su un pendio del Monte d’Orlando. La costruzione sacra si colloca in un contesto davvero molto insolito, circondato da eventi naturali legati misteriosamente a eventi mistici.

A sinistra della chiesa vi è la discesa alla fenditura della Grotta del Turco, alla quale si arriva attraverso una scalinata di circa 300 gradini che conducono sino al livello del mare; qui, soprattutto quando la giornata è soleggiata, si possono godere gli splendidi riflessi verdi e turchesi dell’acqua. Guardando verso l’alto poi si può ammirare la spettacolarità dell’intera grotta, molto apprezzata anche dai patiti di free climbing, che talvolta si intravedono sulle ripide pareti.

Via della Trinità – Tel. 0771/462068 Fax 0771/465325

CHIESA S. GIOVANNI A MARE
san-giovanni-a-mareEdificata nel X secolo dal duca di Gaeta Giovanni IV, presenta come caratteristiche la cupola in stile arabo e il pavimento leggermente inclinato per permettere il defluire delle acque del mare nei periodi di alta marea essendo stata eretta nelle vicinanze del mare, all’esterno della cinta muraria, parzialmente demolita agli inizi degli anni Sessanta.

La piccola chiesa di S. Giovanni a Mare è una delle più caratteristiche della Gaeta medievale per le diverse influenze architettoniche che vi si fondono. L’altare è ricavato da un sarcofago, le otto colonne che dividono le navate hanno capitelli di vario stile. Di particolare interesse è la cupola di arte bizantina.

Via Bausan

CHIESA SANTA MARIA DELLA SORRESCA
sorresca

La chiesa ha una forma ottagonale con ingresso da uno dei lati su cui insiste la cantoria. L’altare maggiore del sec. XVII è di pregevole fattura ed è opera dello scultore napoletano Dionisio Lazzari. Fino a non molti anni fa su di esso era incastonata l’icona della Madonna della Sorresca, ora custodita nello Stabilimento dell’Annunziata, che ne amministra i beni. Il piccolo edificio sorse per suffragio popolare in onore della Vergine nel luogo in cui, nel ‘500, vi era un magazzino della famiglia Albito di Gaeta, nel quale si custodiva un quadro della Madonna ritenuto miracoloso. In questo deposito, prima della vendita, veniva conservato in barili di legno la “sorra”, ossia la pancia del tonno salata. Da qui la denominazione di “Madonna della Sorresca”, anticamente festeggiata il 16 aprile di ogni anno. Attualmente la chiesa è chiusa al culto, anche se viene aperta periodicamente per manifestazioni culturali.

Piazza Traniello

 

MUSEO DIOCESANO
museo-diocesanoLo storico palazzo De Vio, appartenuto al Cardinale Tommaso De Vio, nato a Gaeta il 20 febbraio 1469, ha subito nel corso dei secoli varie e complesse trasformazioni, che ne hanno profondamente modificato l’aspetto originario.
La prima idea di un Museo Diocesano risale al 1903, in occasione della posa della prima pietra per la costruzione della nuova facciata della Cattedrale, dedicata all’Assunta e a S. Erasmo. Questa idea tendeva a raccogliere reperti dell’età classica e del periodo medievale salvati sia nell’area urbana che nel vicino territorio. Negli anni successivi fu iniziata un’altra raccolta, che comprendeva anche dipinti, nella navata superstite del duomo duecentesco. I reperti depositati rappresentavano un consistente nucleo per l’inizio di una vera e propria pinacoteca e di un piccolo museo archeologico. Negli anni Cinquanta dello scorso secolo il progetto andò a conclusione con il Museo Diocesano, inaugurato sul pronao della Cattedrale il 4 novembre 1956. Dal 1998 sono iniziati i lavori di recupero e di ristrutturazione del palazzo De Vio per adibirlo a Museo Diocesano e della religiosità del Parco dei monti Aurunci.

Piazza Cardinale Tommaso de Vio – Tel. 0771/462255 – 0771/4530233-4

CASTELLO ANGIOINO ARAGONESE
castello-angioino-aragoneseDi difficile datazione, fu probabilmente eretto nel VI secolo durante la guerra dei Goti, o nel VII secolo. Notizie certe dell’esistenza del Castello di Gaeta si hanno al tempo di Federico II di Svevia, il quale durante il periodo delle lotte col papato, soggiornò in diverse occasioni in Gaeta, e, intuendone la posizione strategica, nel 1223 vi fece fortificare il castello. La struttura oggi è grande circa mq 14.100, detta Castello Angioino-Aragonese perché composta da due edifici comunicanti, realizzati in due momenti storici diversi, uno più in basso detto “Angioino”, realizzato durante la dominazione francese degli angioini, e uno più in alto detto “Aragonese”, fatto costruire dall’imperatore Carlo V insieme a tutte le altre opere di difesa militare che andarono a rafforzare la Piazzaforte di Gaeta. L’ala angioina fino a pochi anni fa è stata sede del Carcere Militare di Gaeta, attualmente è di proprietà del Comune di Gaeta, chiusa in attesa di restauro, e vi è un protocollo d’intesa firmato tra la Città di Gaeta e l’Università di Cassino (FR) che intende destinare in futuro tale ala del castello come sede delle facoltà universitarie di discipline marinare.
L’ala aragonese fino al termine della II Guerra Mondiale è stata sede di un Battaglione Allievi Carabinieri, oggi invece ospita la Scuola Nautica della Guardia di Finanza.

PARCO DI MONTE ORLANDO
monte-orlandoMonte Orlando ha un’estensione di 89 ettari di cui 59 di area terrestre e 30 di area marina. Inserito all’interno del territorio di Gaeta, il Parco rappresenta la parte terminale del sistema montuoso degli Aurunci. Quest’area protetta è gestita dall’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse insieme alle aree del Parco Regionale Suburbano di Gianola e Monte di Scauri e del Monumento Naturale di Sperlonga.  Dalla forma tipicamente tondeggiante Monte Orlando è legato a settentrione alla terraferma da un sottile lembo di terra e termina nella parte meridionale con un’alta costa rocciosa caratterizzata da spettacolari falesie. L’intervento dell’uomo, nelle diverse epoche storiche, ha lasciato il suo segno su Monte Orlando. Particolare attenzione va data alle fortificazioni militari, costruite proprio all’esterno e all’interno dell’attuale Parco e che hanno reso Gaeta una fortezza di rilevanza strategica per il Regno di Napoli.

A chi ama invece ammirare le bellezze naturalistiche e andare alla scoperta di testimonianze storiche ed archeologiche, possiamo consigliare tre diversi percorsi.

MAUSOLEO ROMANO di LUCIO MUNAZIO PLANCO

Il mausoleo fu eretto sul Monte Orlando per raccogliere le spoglie di Lucio Munazio Planco, un generale di Cesare, governatore della Gallia, fondatore di Lione e Basilea. Il mausoleo ha una circonferenza di 92,70 m., è interamente rivestito di travertino e culmina in una cornice merlata.

Il mausoleo, dunque, è un monumento funerario cilindrico, alto 13.20 m e diametro di 29.50 m ed è coronato da un fregio con emblemi guerreschi.

MAUSOLEO ROMANO di LUCIO SEMPRONIO ATRATINO
Nei pressi della”vecchia” stazione ferroviaria, esattamente sulla collina Atratina, è sito un maestoso fabbricato circolare (molto rovinato): il Mausoleo di Lucio Sempronio Atratino, il quale fu console nel 34 a.C. e famoso accusatore di Celio Rufo. Dalle sue mura esterne sono state asportate, vari secoli or sono, i blocchi di travertino e molte decorazioni marmoree che lo rivestivano. Il Mausoleo, ridotto oggi al solo scheletro, ha la circonferenza di 114 m. ed è alto 13.30 m.oltre al torrino che misura altri 4.80 m.

PINACOTECA COMUNALE GIOVANNI DA GAETA
La Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta” nasce nel 2004 dietro la spinta di un gruppetto di operatori culturali riuniti sotto le insegne dell’Associazione Culturale Novecento.
Dal 2006 è ubicata nello storico Palazzo San Giacomo,  costruito nel sedicesimo secolo  dalla famiglia fiorentina Spina,  nelle adiacenze del castello Angioino e con una splendida  vista sul mare.

Oggi è uno spazio espositivo di grande prestigio nel quale si possono ammirare  sale intere con opere di Maestri del Novecento quali Hans Hartung, Alberto Magnelli e Ladislas Kijno, Ennio Calabria, Carlo Montarsolo, Mario Persico, Andrea Sparaco, Gabriele Cena, Giancarlo Isola, unitamente ad una cospicua e preziosa collezione di artisti nazionali e ad una folta raccolta di opere di quelli locali.

Via De Lieto, 2 Tel. 0771/464293 – 0771/466346
www.pinacotecagiovannidagaeta.it

BIBLIOTECA COMUNALE
Via Annunziata 7/21 – Tel. 0771/460090

ARCHIVIO STORICO COMUNALE
Via Annunziata, 7 – Tel: 0771/460090 – 0771/464293

PERCORSI A PIEDI