A LITTLE OF HISTORY…

Le origini di Gaeta si perdono nella notte dei tempi… I primitivi Pelasgi quando furono cacciati dai Sabini, fondarono tra Fondi e Terracina la città di Amicle (attuale Sperlonga) che al tempo prospero era collegata a Napoli dalla cosidetta via Greca, costruita dai Cumani. E Poichè la via Greca passava, secondo gli storici del tempo “per Minturno, per Formia, per il territorio di Cajeta”, per il Castello di Palma sotto Itri, ne deriva che Gaeta, per aver dato fin d’allora il nome al proprio territorio, doveva già esistere al tempo di Amicle e può essere stata fondata dagli stessi Pelasgi; da cui la sua origine deve risalire per lo meno ad oltre un millennio avanti l’era volgare.
Ulisse, che visse dodici secoli avanti Cristo, doveva ben conoscere Gaeta se indugiò a lungo in questi luoghi: “Quando mi dipartì da Circe, che sottrasse me più d’un anno là presso Gaeta”.
Virgilio, nel suo favoloso poema, scrisse i famosi versi “Tu quoque litoribus nostris Aeneia nutrix Aeternam moriens famam Cajeta dedisti” – Enea vi avrebbe fatto seppellire la sua nutrice.
L’ipotesi di Diodoro Siciliano fa derivare Gaeta ad Aeta, nome che le avrebbero dato gli Argonauti; altra ipotesi di Silio Italico, che opina i Lestrigoti dato il nome a Gaeta. Quella più logica e accettabile è quella di Strabone, secondo il quale, grazie alla perfetta forma curva della rada i primi navigatori greci, che in questo porto naturale e sicuro per rifugiarsi in caso di tempeste, se lo additavano l’un l’altro, con il nome improvvisato di Kaietas o Kaiattas, che in greco significa precisamente “curvatura, cavità” e che poi si trasformò in Cajeta e Gaeta.

OUR TRADITIONS

storia gaetana
Gaeta è ricca di tradizioni e alcune manifestazioni folcloristiche, che non hanno uguali nei paesi limitrofi. Le usanze ed i costumi delle feste di Natale e del primo dell’anno a Gaeta hanno toni e colori prettamente napoletani, riconducibili alla lunga appartenenza della città al regno di Napoli. “Sciuscio” è il nome della serenata che gruppi di musicisti (per lo più giovani) portano ad amici e conoscenti la sera di San Silvestro. Consiste in una musica, accompagnata da canti, che si indirizza alla vigilia di Capodanno al capo famiglia o padrone di casa – dialettalmente al patrò (dal latino patronus) – come espressione di augurio per il nuovo anno, accanto all’uscio della sua abitazione.
Altre tradizioni sono legate al culto religioso degli abitanti. Nel mese di agosto si svolge nelle acque del Golfo la processione della Madonna di Porto Salvo (risalente all’anno 1000), ossia della Madonna che conduce salvi in porto i marittimi. Il mare è attraversato da variopinte imbarcazioni imbandierate che seguono la statua della Madonna collocata sulla barca capofila. Anche le statue dei Santi Cosma e Damiano (martirizzati in Siria) vengono portate in processione lungo le strade della città; si narra che in Vita Cosma e Damiano fossero stati medici, dei quali sono considerati patroni (26 settembre). Cosmo (volgare di Cosma) e Damiano sono nomi assai ricorrenti a Gaeta e tra gli emigrati gaetani nelle Americhe.

TRADITIONAL FOOD

cucina gaetana
Gaeta è ricca di tradizioni e alcune manifestazioni folcloristiche, che non hanno uguali nei paesi limitrofi. Le usanze ed i costumi delle feste di Natale e del primo dell’anno a Gaeta hanno toni e colori prettamente napoletani, riconducibili alla lunga appartenenza della città al regno di Napoli. “Sciuscio” è il nome della serenata che gruppi di musicisti (per lo più giovani) portano ad amici e conoscenti la sera di San Silvestro. Consiste in una musica, accompagnata da canti, che si indirizza alla vigilia di Capodanno al capo famiglia o padrone di casa – dialettalmente al patrò (dal latino patronus) – come espressione di augurio per il nuovo anno, accanto all’uscio della sua abitazione.
Altre tradizioni sono legate al culto religioso degli abitanti. Nel mese di agosto si svolge nelle acque del Golfo la processione della Madonna di Porto Salvo (risalente all’anno 1000), ossia della Madonna che conduce salvi in porto i marittimi. Il mare è attraversato da variopinte imbarcazioni imbandierate che seguono la statua della Madonna collocata sulla barca capofila. Anche le statue dei Santi Cosma e Damiano (martirizzati in Siria) vengono portate in processione lungo le strade della città; si narra che in Vita Cosma e Damiano fossero stati medici, dei quali sono considerati patroni (26 settembre). Cosmo (volgare di Cosma) e Damiano sono nomi assai ricorrenti a Gaeta e tra gli emigrati gaetani nelle Americhe.